lunedì 17 gennaio 2011

Veneto: no alla tassazione dei versamenti di solidarietà

alluvione venetoTutte le risorse raccolte dopo l’alluvione in Veneto attraverso il versamento volontario o iniziative di solidarietà concorrono a formare reddito imponibile delle aziende beneficiarie, costringendo i già sfortunati cittadini a doverci pagare anche le imposte. Il problema è stato sollevato dal deputato veneto Gianluca Forcolin durante il “question time” alla Camera. Rivolgendosi al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, Forcolin a nome del gruppo Lega Nord ha chiesto di trovare una soluzione normativa che consenta alle famiglie venete colpite dall’alluvione di non considerare imponibile fiscale – e quindi tassabile – quelle somme introitate o da introitare a titolo di donazione o contributo volontario.
«Le piogge eccezionali che hanno colpito il Veneto dal 31 ottobre al 2 novembre scorso – ha detto nel corso dell’intervento – hanno provocato un vero e proprio disastro idrogeologico, mettendo in ginocchio il tessuto socio-economico della regione Veneto e rendendo inutilizzabili migliaia di abitazioni civili, industrie manifatturiere, aziende agricole e di allevamento».
«Sulle economie delle famiglie italiane che si sono strette al popolo veneto – ha spiegato Forcolin – c’è stata già un’imposizione fiscale importante, che è stata versata per produrle. Chiedere oggi un’imposizione a chi ottiene e introita questi versamenti significa prevedere una doppia imposizione. Detassare questi versamenti sarebbe un segnale importante del Governo, per dare maggiore concretezza, ma anche per liberare ulteriori risorse dalle casse governative stesse: perché maggiori risorse lasciamo agli imprenditori e alle famiglie, minore sarà la richiesta che questi faranno poi al Governo per ripartire con un’economia normale e rilanciare il tessuto produttivo veneto così disastrato da questo evento».

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